Il cifrario di Cesare

Tale cifrario prende il nome da Giulio Cesare che lo utilizzava, nel corso delle sue numerose campagne di guerra, per corrispondere con i suoi luogotenenti ed evitare che gli ordini venissero intercettati e soprattutto capiti dai suoi nemici. Lo storico Svetonio racconta nella "Vita dei Dodici Cesari" che Giulio Cesare talvolta criptava i messaggi traducendoli semplicemente in greco, altre volte permutava le lettere secondo uno schema fisso prestabilito. Il testo veniva cifrato spostando ogni lettera dell’alfabeto di 3 passi in avanti. La decifratura avveniva semplicemente usando il procedimento inverso: tornare Indietro di 3 lettere. Nella realta, Cesare e suoi luogotenenti non conoscevano le cifre arabe 1,2,3,…, dunque, usavano una tabella circolare formata da un anello con due cerchi concentrici; nel primo ci sono, in elenco, tutte le lettere dell’alfabeto latino e nel secondo l’alfabeto spostato in base al passo di cifratura

materiale didattico